un po' di chiarezza: il termine è improprio, infatti si tratta di un farmaco nato dalla sperimentazione come antidepressivo, non accettato per 2 volte dalla FDA americana, e forse solo ora approvato con notevoli limitazioni.
I grassi di origine animale, contenuti anche nel burro, si trovano da tempo sotto accusa, tra i responsabili della occlusione delle arterie e dell’insorgere di patologie cardio-circolatorie, di infarto e di ictus.
Un nuovo studio è apparso per rimarcare ancora una volta l’importanza della dieta mediterranea, e tutti gli effetti positivi che questa porta sul nostro organismo.
Il girovita largo, nelle persone anziane, è quasi sempre indice certo di morte prematura. Lo assicura l’università di Goteborg dopo aver valutato una trentina di studi condotti su soggetti di età compresa tra i 64 e i 74 anni. La ricerca ha toccato dieci paesi diversi e quindi culture, razze e abitudini diverse, ma il risultato è stato uguale per tutti.
Non esagerare con lo sforzo, muoversi per almeno mezz’ora e farlo tre volte alla settimana. Le tre regole d’oro per la ripresa dell’attività fisica sono un toccasana per il cuore e per affrontare la stagione fredda nel migliore dei modi.
Ricordiamoci che il cibo è la prima medicina e che la nostra Dieta Mediterranea è ormai riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e si è rivelata protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari – come ipertensione, infarto e ictus – dei tumori e delle malattie degenerative neu- rologiche come l’Alzheimer.
Mercoledì 9 marzo 2011 un articolo comparso su La Stampa di Torino così titolava: Camperò 125 anni mangiando frutta e frullati. L’articolo che ho letto con molto interesse si riferiva all’ipermiliardario americano David Murdock che all’età di 87 anni, ed in perfetta salute, lanciava la sfida per viverne altri 30.
Nel 2050, secondo i dati della FAO, esportando il modello attuale alimentare dei paesi occidentali ai paesi emergenti BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), si potrebbe raggiungere un raddoppio del consumo mondiale di carne. Questo comporterebbe una massiva deforestazione a favore dell’incremento dei pascoli da destinare agli allevamenti, ciò richiederebbe l’utilizzo del 70% di tutte le superfici agricole ovvero del 30% di tutta la superficie terrestre.
La ricerca del modello alimentare ideale è oggigiorno una priorità soprattutto per prevenire malattie particolarmente pericolose per l’uomo, la cui incidenza purtroppo è in continuo aumento nella società attuale. E mentre le nostre conoscenze scientifiche vanno aumentando e affinandosi sempre più, risultano evidenti i legami esistenti fra alimentazione e manifestazione patologica.
Le donne che seguono la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), ad alto contenuto di frutta, vegetali, e cereali integrali e bassa assunzione di grassi e prodotti lattiero-caseari, presentano un ridotto rischio di sviluppare scompenso cardiaco.