Praticando la rianimazione cardiopolmonare la possibilita’ di sopravvivenza aumenta di 2-3 volte, ma attualmente viene praticata solo in 1 caso su 5.
Per ottenere una efficace compressione è essenziale che il piano di appoggio posteriormente alla colonna vertebrale sia rigido e non cedevole, altrimenti l’energia trasmessa allo sterno viene assorbita dal supporto e non sortisce alcuna compressione sul cuore, risultando assolutamente inefficace.