Un nuovo studio è apparso per rimarcare ancora una volta l’importanza della dieta mediterranea, e tutti gli effetti positivi che questa porta sul nostro organismo.
I ricercatori dell’Università di Tokyo diretti da Satoshi Orimo hanno pubblicato sulla rivista specializzata “Parkinsonism & Related Disorders” uno studio secondo cui c’è un sistema a prova di errore che si basa su un esame scintigrafico del cuore.
Il girovita largo, nelle persone anziane, è quasi sempre indice certo di morte prematura. Lo assicura l’università di Goteborg dopo aver valutato una trentina di studi condotti su soggetti di età compresa tra i 64 e i 74 anni. La ricerca ha toccato dieci paesi diversi e quindi culture, razze e abitudini diverse, ma il risultato è stato uguale per tutti.
Ha inoltre un risvolto positivo anche nei pazienti che soffrono di ipertensione», spiega Guidalberto Guidi, cardiologo, responsabile del reparto di Cardiologia della clinica Fornaca di Sessant di Torino, medico fiduciario della Juventus F.C. e autore di “Cuore mediterraneo. La salute vien mangiando… mediterraneo” libro che promuove la dieta mediterranea (proclamata dall’Unesco “Patrimonio orale e immateriale dell’umanità” nel 2010) collegando l’alimentazione allo stato di salute del cuore.
Ricordiamoci che il cibo è la prima medicina e che la nostra Dieta Mediterranea è ormai riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e si è rivelata protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari – come ipertensione, infarto e ictus – dei tumori e delle malattie degenerative neu- rologiche come l’Alzheimer.
La ricerca del modello alimentare ideale è oggigiorno una priorità soprattutto per prevenire malattie particolarmente pericolose per l’uomo, la cui incidenza purtroppo è in continuo aumento nella società attuale. E mentre le nostre conoscenze scientifiche vanno aumentando e affinandosi sempre più, risultano evidenti i legami esistenti fra alimentazione e manifestazione patologica.
Un buon equilibrio tra colesterolo totale, LDL e HDL, garantisce l’integrità dei vasi sanguigni, un eccesso di LDL o una carenza di HDL provoca invece inevitabilmente un accumulo di grassi dannosi nella parete del vaso: si formano le placche aterosclerotiche o ateromi e si innesca un meccanismo perverso di lesione cronica ed evolutiva che si rigonfia ed espande all’ interno del vaso riducendone il lume fino alla sua chiusura o alla trombosi.
Per la prima volta dal gennaio 2005, anno in cui entrò in vigore la legge che vietava il fumo nei locali pubblici, possiamo fare un bilancio: sicuramente positivo con una riduzione di eventi cardiovascolari e infarti di circa il 10%.
Nuovi metodi di allenamento muscolare e cardiovascolare? Le pedane vibranti. Cosa sono? A che cosa servono?
Incominciamo a dire che il sistema non è nuovo, ma che la sua applicazione è rivoluzionaria!
Le Pedane Vibranti altro non sono che piani di appoggio su cui poniamo il nostro corpo, e a cui viene impresso un movimento oscillatorio-sussultorio che si propaga in tutti i tessuti e strutture corporee, consentono un rivoluzionario metodo di allenamento neuro-osteo-muscolare che utilizza come fattore di stimolo gli effetti indotti dalla vibrazione meccanica.