I ricercatori dell’Università di Tokyo diretti da Satoshi Orimo hanno pubblicato sulla rivista specializzata “Parkinsonism & Related Disorders” uno studio secondo cui c’è un sistema a prova di errore che si basa su un esame scintigrafico del cuore.
È un fondamentale passo avanti nella diagnosi precoce, in quanto esistono vari tipi di parkinsonismo, ma una sola forma è la vera malattia di Parkinson: se si tratta di uno dei cosiddetti parkinsonismi atipici, instaurare la classica terapia con levodopa, così efficace nel Parkinson classico, può rivelarsi un’inutile perdita di tempo prezioso che porta a totali insuccessi o tutt’al più a miglioramenti comunque transitori che non superano il 30%.
Nelle fasi iniziali ciò accade in oltre la metà dei pazienti (fino al 58%), mentre nella vera malattia di Parkinson gli eventuali insuccessi si aggirano attorno al 20%.
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