Si sono recentemente concluse le XXII Giornate Cardiologiche Torinesi in collaborazione con la Mayo Clinic, e ancora una volta si è ribadita l’importanza della corretta alimentazione per mantenere o raggiungere un ottimale stato di salute.
Particolarmente interessante è stato l’intervento del Prof. Amir Lerman dell’Università di Rochester, Minnesota USA, che ha analizzato e confrontato le proprietà protettive dei vari modelli di dieta, compresa la Dieta Mediterranea (D.M.), nei confronti dell’apparato cardiovascolare. Nella sua analisi sono stati presi in considerazione tre fattori principali:
- Quanto mangiare
- Cosa mangiare
- Come mangiare
Sul primo punto, quanto mangiare, abbiamo conferme che una modesta restrizione calorica svolge un ruolo protettivo per le malattie cardiovascolari ed è un fattore predisponente alla longevità.
Nel secondo punto, che cosa mangiare, sono stati analizzati i modelli alimentari della dieta europea, quella occidentale in genere, la Dieta mediterranea, tipica dei paesi che si affacciano sul bacino del mare mediterraneo, la dieta vegetariana e la dieta vegana che esclude ogni forma di alimento di origine animale come uova, latte, latticini, ecc…
La Dieta Mediterranea risulta essere quella più vantaggiosa nel prevenire le malattie cardiovascolari e le malattie degenerative in genere comprese quelle tumorali. Il contenuto di grassi nella D.M. rappresenta di circa il 35% delle calorie totali, contro il 10% della dieta vegana e oltre il 40% della dieta europea-occidentale.
Il vantaggio fondamentale è che questa quota di grassi è prevalentemente rappresentata da acidi grassi poli insaturi, i famosi Omega 3, ampiamente presenti negli alimenti “Mediterranei”.
Analizzando in dettaglio i componenti della nostra dieta possiamo affermare che pasta, cereali e legumi sono un importante fonte di energia, di carboidrati complessi, e di proteine vegetali, il pesce è una delle fonti principali di Omega 3, le noci e le nocciole parimenti ne contengono una considerevole quantità, la frutta e la verdura contengono preziosissime fibre e tutto il corredo di anti ossidanti che contrastano i radicali liberi, responsabili dell’aterosclerosi, delle malattie degenerative, dell’invecchiamento e delle mutazioni genetiche che provocano i tumori.
Anche il vino, specie se rosso e in quantità limitata a 2 bicchieri al giorno (150ml./die) svolge un importante ruolo protettivo per la sua attività anti ossidante, anti trombotica e anti colesterolo.
Per quanto riguarda gli acidi grassi poli insaturi Omega 3 dobbiamo riassumerne gli effetti benefici:
- svolgono una azione anti aritmica sul cuore
- anti ipertensiva sui vasi
- anti trombosi sul sangue
- e anti infiammatoria su tutti gli organi in genere
Una variante importante nella nostra dieta è rappresentata dal cioccolato: oltre a svolgere le funzioni sopra citate è un ottimo anti depressivo e aumenta la sensibilità all’insulina particolarmente vantaggiosa nei soggetti diabetici.
Ma tutto ciò non basta per vivere in perfetta salute e protetti dalle malattie cardiovascolari, rimane ancora da affrontare il terzo punto: come mangiare.
Il Prof. Lerman ha monitorato per molti anni la popolazione di Roseto, cittadina della Pensilvania colonizzata all’inizio del secolo dai nostri emigranti dell’omonima città calabra, che avevano parzialmente mantenuto le abitudini alimentari mediterranee, ma presentavano una più bassa incidenza di malattie cardiache rispetto ad altre comunità di emigranti con abitudini simili.
Ciò che li differenziava era il comportamento sociale di tipo patriarcale, che riuniva le famiglie intorno alla tavola che diventava così centro di aggregazione e di convivialità. Quindi mangiare insieme e in maniera conviviale diviene un valore aggiunto ai tanti benefici della D.M., quella della longevità!
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